Il Logos Pedagogo
In questo brano, tratto dal primo libro de Il Pedagogo (190 d.C.), Clemente Alessandrino (150 ca.-220 ca.), direttore del Didaskaleion di Alessandria d’Egitto, riprendendo l’espressione del Vangelo di Giovanni che parla di Cristo come Logos, cioè Verbo di Dio, ne individua tre funzioni, che ricordano una tripartizione stoica: Logos protrettico, cioè “esortatore”, Logos pedagogo e Logos didaskalikos, cioè “istruttore”. A ciascuna delle tre funzioni doveva corrispondere un’opera; la terza però, che probabilmente doveva intitolarsi il Maestro, non è stata mai scritta.
Clemente recupera il termine “pedagogo” nel significato greco di “guida”: ma se il pedagogo greco accompagna a scuola l’allievo e lo segue nelle sue attività, qui il Pedagogo, che è Cristo, conduce a Dio, che è il Maestro, colui dal quale proviene ogni realtà e ogni verità. Al pari di altri autori cristiani, Clemente riprende concetti e figure tipiche del mondo classico e li carica di significati nuovi, di tipo religioso e spirituale.

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